venerdì 16 gennaio 2015

Soncino: la Rocca Sforzesca

Soncino, antico borgo cremonese in cui si respira l’atmosfera della Lombardia medioevale, è una località che più volte mi è capitato di visitare.
Le sue radici storiche risalgono all’alto medioevo.
Posizionato al centro della Lombardia è ubicato vicino al fiume Oglio, in una zona ricca di fontanili e risorgive.
Il periodo storico medioevale dei comuni è il momento più florido per Soncino.
La cittadina si struttura con un importante realizzazione del sistema idrico- fognario e negli anni successivi, durante la sovranità dei Visconti, Soncino diventa un punto di difesa importante sulla linea di confine tra il Ducato di Milano e la Serenissima Repubblica di Venezia.
Le vestigia del passato sono ancora vive in questo bellissimo borgo dove il tempo sembra che si sia fermato.
Il centro storico è caratterizzato dall’impianto urbanistico medievale con viuzze e case torri.
Il luogo di maggiore attrazione è la splendida Rocca Sforzesca del XV secolo.
Un castello ben tenuto e restaurato con quattro torri di cui una rotonda e, ancora ottimamente conservato, il fossato che lo circonda.
Un luogo suggestivo che ha affascinato anche registi per l’ambientazione di alcune pellicole.
Ricordiamo Ladyhawke di Richard Donner, con Michelle Pfeiffer, Matthew Broderick, Rutger Hauer e Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi.
Precedentemente erano stati girati anche due sceneggiati della RAI: Marco Visconti (1975 con Raf Vallone, Gabriele Lavia) e Camilla (1976 con Giulietta Masina).

La struttura architettonica
Di questa imponente costruzione sono rimasto colpito dal profondo fossato che la attornia.
L’accesso al castello avviene da due antiche porte entrambe protette da ponte levatoio.
Una di queste è rivolta verso il borgo, all'interno della cerchia muraria.
La seconda è rivolta verso Sud e consente di andare direttamente al di fuori delle mura, scavalcando per mezzo di un ponte, il fossato di protezione.
Questa è caratterizzata da un levatoio a bilanciere che è stato ripristinato.
Il cortile interno, il ridotto, mi ha dato l’impressione di un involucro sicuro e ben protetto da possenti mura con merli e caditoie.
Si passa poi al recinto principale con la quattro maestose torri circondate dalle massicce mura merlate.
Una struttura armonica, un capolavoro di architettura medievale.
L'accesso al recinto principale avviene attraverso una porta protetta da torre sul lato settentrionale della cerchia muraria.
Anche questa, solenne nel suo insieme, è custodita da due ponti levatoi, uno per carriaggi ed uno pedonale.
Interessanti sono pure i camminamenti tra un torre e l’altra dove si può osservare il panorama dintorno.
Sul camminamento del lato Sud della cortina ho notato i fori delle caditoie.
La torre nord ovest presenta, verso le cortine, un accesso originariamente protetto da un piccolo ponte levatoio.
Da questa torre è possibile accedere ai sotterranei adibiti a prigione ed a deposito di derrate alimentari: uno dei locali presenta una bellissima volta in mattoni.
Dai locali sotterranei si accedeva ad un locale su cui, originariamente, si apriva un passaggio protetto da ponte levatoio che costituiva una via di fuga verso la campagna.
Per ammirare meglio questa struttura bisogna spostarsi poi all’esterno e osservare le grandiose mura ed ammirare la bellissima torre di Sud ovest, l’unica a sezione circolare.
Questa si slancia in maniera dinamica verso l’alto con una doppia serie di caditoie.
Una costruzione agile e leggiadra che mi ha confermato la maestria degli ingegneri del tempo.
Questo castello incantato, rimasto intatto nella sua meraviglia, inserito in un borgo antico nel mezzo di una ridente campagna con corsi d’acqua pittoreschi, merita veramente una visita.


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