lunedì 3 agosto 2015

Il Vescovo Maurizio Galli, la semplicità disarmante di un "povero cristiano"...

Ricordare mons. Maurizio Galli significa ripensare ad un uomo coerente che ha vissuto lo spirito evangelico con grande autenticità.
Una persona rigorosa, sobria  e in una costante ricerca di verità senza contraffazioni, ma, nello stesso tempo, sempre gioviale e sorridente.
Maurizio Galli è stato un grande testimone di un cristianesimo fondato su una vera umanità, di cui anch'io, avendolo conosciuto e apprezzato, posso attestare la genuina trasparenza.
Nato nel 1936 a Soresina è diventato sacerdote, a Cremona, nel 1961.
Dopo esser stato a lungo Rettore del Seminario, è stato ordinato Vescovo il 2 maggio del ’98 e ha preso possesso della Diocesi di Fidenza, a lui affidata, il 7 giugno successivo.
Il 30 giugno 2007 le condizioni di salute lo indussero a rinunciare all’incarico.
Si è ritirato a Cremona, presso Villa Flaminia.
Sottopostosi nel novembre seguente a Milano a una delicata operazione chirurgica per l'asportazione di una neoplasia al cervello, è morto, all'età di 71 anni, presso la Casa di Cura "Ancelle della Carità" di Cremona alle 8.15 del 1º giugno 2008.

La gente tende a seguire non tanto chi parla di Dio, quanto piuttosto chi vive di Dio. E’ come se inseguisse, con fiuto infallibile, la testimonianza di chi rende evidente che Dio esiste. Qui Dio esiste non perché è dimostrabile, ma perché è visibile nella persona, nei suoi atti, nei suoi gesti, nelle sue parole, nelle sue scelte. Vi è un’eloquenza rivelativa della persona che non ha bisogno di clamore perché si fa trasparenza da se stessa.
A me pare che nel Vescovo Maurizio, colto e fine ragionatore, si potesse cogliere non tanto la sua cultura teologica, la sua dignità magisteriale o la retorica del bene, tanto cara in certi stili e ambienti ecclesiastici, ma la semplicità disarmante di un “povero cristiano”, trovatosi ad essere Vescovo, suo malgrado...
Vorrei alla fine portare la mia testimonianza e confidarvi che la figura di questo vescovo cremonese mi affascina e mi inquieta per la ragione che sembra quasi appartenere a quella categoria di cristiani rocciosi e determinati, sapienti e lungimiranti, che sanno vivere la dimensione eterna del vangelo nel tempo terreno con una esemplarità unica.

Così lo ha ricordato Mons. Carlo Mazza, suo successore a Fidenza, il 21 novembre 2012 a Cremona nella chiesa di S. Michele.


Nessun commento:

Posta un commento