venerdì 16 febbraio 2018

Privilegio di Carlo III il Grosso - Archivio Storico Diocesano di Cremona

(Foto Pietro Diotti)
Carlo III imperatore, detto il Grosso. (Neidingen 839 - ivi 888) Figlio di Ludovico il Germanico, divenne re di Germania e di parte della Lotaringia nell'876. Incoronato imperatore a Roma nell'881, riconosciuto re in Germania (morte di Ludovico di Sassonia, 882) e in Francia (morte di Carlomanno, 884) ristabilì per un momento l'unità dell'impero carolingio; ma fu incapace di respingere i Normanni dalla Francia settentrionale, e già nell'887 (dieta di Tribur) i Grandi di Germania decisero di offrire la corona a suo nipote Arnolfo.
Nel medioevo la concessione di un privilegio comportava la creazione di nuove norme per singoli o gruppi, norme che assicuravano una posizione di vantaggio rispetto a chi dal privilegio era escluso. Il privilegio accordato a singoli individui poteva essere trasmesso per via ereditaria.
Il diritto di concedere privilegi spettava a chi poteva trasmettere diritti o proprietà ai propri vassalli, ovvero, l'imperatore e il papa.
I privilegi potevano avere per oggetto i più diversi beni e diritti: erano privilegi le donazioni ai propri sudditi, l'assegnazione di un monopolio, il diritto di conio, il diritto di avere uno stemma, l'esenzione da tributi e servizi, la possibilità di esercitare la giurisdizione. Anche il riconoscimento della condizione di città era un privilegio, perché gli abitanti di una città, per il solo fatto di esserlo, ottenevano un gran numero di diritti (per esempio erano uomini liberi).
Nell'archicio Storico Diocesano di Cremona è custodito il PRIVILEGIO di CARLO III il Grosso, (vedi foto) datato 15 febbraio 882. E' il documento più antico, in originale, che si conserva in un archivio ecclesiastico cremonese; proviene dal capitolo della cattedrale.

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